Sulle tracce di Milagros Caturla

Nel 2001, il turista americano Tom Sponheim, venuto in visita a Barcellona con la moglie, decise di passeggiare per le bancarelle del mercato delle pulci di Els Enchants, in prossimità della Sagrada Familia, quando vedendo in bella vista una busta piena di negativi fotografici venne catturato così tanto da comprare l’intera pila, per soli 3,50 dollari. Tornato a casa, l’uomo iniziò a scrutare ogni immagine e vedendo che erano di una certa qualità, decise di scannerizzarle una per una. Si trattava di alcune inedite fotografie in bianco e nero, che rappresentavano scene di vita quotidiana della Barcellona degli anni ’60. La maestria delle inquadrature e della tecnica era così impeccabile che l’acquirente americano si ripromise di scoprire l’identità dell’artista. Nel 2010, Tom aprì una pagina su Facebook per scoprire se qualcuno conoscesse il fotografo o sapesse identificare i soggetti delle fotografie ed, in effetti, diversi utenti riconobbero alcuni dei protagonisti, ma nessuno l’autore.

Nel 2017, l’artista Begoña Fernández venne a conoscenza delle fotografie viste sulla pagina Facebook ed, ammirandone la bellezza, si propose di aiutare l’uomo nella ricerca per risolvere il mistero. Dopo accurate analisi, la donna riuscì a scoprire la scuola elementare, che spesso era di sfondo nelle fotografie e risalì poi ad un annuncio del 1962, che parlava di un concorso fotografico lanciato dall’Agrupació Fotográfica de Catalunya, una storica associazione di fotografia. Trovando poi, un vecchio giornale su cui erano esposte alcune fotografie del concorso del 1961, notò molti aspetti in comune con le immagini del mercatino ed una in particolare corrispondeva alla perfezione.

Si trattava dello scatto vincitore del quarto premio, una fotografia rappresentante un’anziana signora con il rosario in mano ed immersa nella preghiera dal titolo «Fervor».

Così, si scoprì che l’autore delle fotografie era in realtà un’autrice, probabilmente Milagros Caturla, un’insegnante appassionata di fotografia, che in quegli anni vinse numerosi concorsi fotografici per la sua maestria innata di catturare pienamente la vita quotidiana delle persone.

La vicenda di Caturla andava assolutamente condivisa ed è iniziata così la collaborazione tra Tom Sponheim con l’artista Fernández per mostrare la collezione ad un vasto pubblico. Nel maggio 2017 il lavoro fotografico è stato esposto al festival Revela-T che si tiene ogni anno a Barcellona. Oggi l’artista viene anche chiamata «la Vivian Maier di Barcellona» in quanto la sua vicenda ricorda per molti aspetti quella della misteriosa fotografa newyorkese ed il suo lavoro merita di essere preservato nel tempo, come la collezione Maier,  per non permettere di dimenticare queste donne mai più.

“Fervor”, fotografia scattata da Milagros Caturla nel 1961

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